La diffusione delle terrazze, sopratutto al centro-sud della penisola, scaturisce dalla possibilità di utilizzo per svariati mesi dell’anno, completando la fruizione degli ambienti interni della abitazione ed estendendone la superficie.
Alcuni consigli pratici nella loro realizzazione: scegliere una pavimentazione in ogni caso resistente all’uso,di facile pulizia,inaggredibile da gelo ed acidi, di media tonalità per evitare fastidiosi riverberi in estate, non troppo scura,tanto da assorbire e trattenere calore, evidenziare le impronte di colore chiaro e sottolineare le colature di acqua di irrigazione ricca di calcare.
Evidentemente la scelta migliore per un pavimento facile da manutenere sarà rivolta al “gres porcellanato ingelivo”, possibilmente di grande formato (attualmente in produzione anche cm. 100×100 ed oltre) purché non pregiudichi la realizzazione delle dovute pendenze per lo smaltimento dell’acqua.
Oltre a caratteristiche tecniche e manutenzione del pavimento,la principale problematica che si é presentata nel corso degli anni,é la tenuta della sottostante guaina di impermeabilizzazione che,anche se posta in opera in doppio strato mediante teli paralleli, in parte sovrapposti, tenderà nel tempo a deteriorarsi, costringendo lo smantellamento di pavimento e zoccolino,massetto e guaina stessa.
Va detto che attualmente, con l’avvento della chimica in edilizia, il mercato offre una vasta gamma di prodotti ampiamente testati e adatti ad eliminare il complesso e costoso procedimento di cui sopra.
E’ infatti possibile ricorrere a “guaina liquida” o a prodotti liquidi penetranti e sigillanti ,in caso di modeste presenze di lesioni nel manto impermeabilizzante, come pure ,la tendenza attuale é quella di ricorrere all’uso di resine armate, che contemplano una vasta gamma di coloriture e personalizzazioni,al punto di essere utilizzate anche in ambienti interni all’appartamento, sopratutto bagni e cucine.
Vorrei però, esulando dai temi precedenti, esporre la soluzione adottata in un particolarissimo terrazzo, causa di periodiche infiltrazioni al piano sottostante.
La particolarità ed il prodigio di tale terrazzo consisteva infatti nell’ ospitare una distesa erbosa naturale (e non sintetica), come é possibile visionare nella foto allegata, solitamente legata alla collocazione in un giardino.
Ebbene,dopo numerosi tentativi di ripristino della normale guaina bitumosa termosaldata in rotoli,perdurando il problema di infiltrazioni al livello sottostante,anche e sopratutto a causa delle azioni perforanti delle radici in crescita dei cespugli piantumati ,si é proceduto a rimuovere manto erboso,terriccio e guaine,applicando in totale assenza di umidità nell’aria,in una giornata di clima assolutamente secco,vari “passaggi” di resina armata con telo in vtr,applicata a pennello e rullo,trattando così il terrazzo alla stragua di una piscina monolite in vetroresina,priva di giunzioni.
Sarà fondamentale evitare l’intersezione di tubazioni di vario genere (irrigazione, elettricità) con le resine,al fine di scongiurare anche la minima microfessurazione e relativo nuovo ingresso di acqua.[/tg_small_content]
Posati infatti i manti di resina, le tubazioni saranno adagiate al di sopra di essi,occultate dal terriccio, nuovamente seminato.
(nella foto : l’inconsueto terrazzo dotato di manto erboso e sottostanti locali abitati).