La necessità di realizzare manufatti aggiuntivi o di corredo all’immobile, scaturisce da due principali motivazioni: protezione dagli agenti atmosferici quali pioggia o neve (ad esempio portone d’ingresso di un palazzo), ovvero creazione di aree che possano incrementare in modo stabile la superficie fruibile dell’appartamento in terrazzo o in giardino.
Tralasciando il primo caso, solitamente previsto nella progettazione iniziale dell’immobile, che ha tramandato magnifici esempi di pensiline classiche in ferro battuto e vetro
sarà maggiormente utile soffermarci sulla realizzazione di pensiline o pertinenze che consentano nelle nostre abitazioni, nel rispetto della normativa urbanistica, di offrire un’area dove protendere all’esterno la vita odierna della casa per pranzare o soggiornare.
Prima della pianificazione di ogni intervento, sarà indispensabile sottoporre alla U.O.T. (unità organizzativa tecnica) Edilizia privata, del Municipio competente, in maniera informale, il programma dell’intervento che si intende realizzare, valutando se, nella zona di intervento, esistano vincoli di qualsiasi natura (monumentale, archeologico, paesaggistico), ed in caso di esito negativo,procedere alla richiesta della realizzazione della pertinenza (tettoia aperta sui lati) desiderata, che potrà raggiungere una superficie pari al 20% della SUL (superficie utile lorda) dell’appartamento.
Oltre alle Autorità preposte, occorrerà notiziare il Condominio, trattandosi di modifiche al prospetto del palazzo.
Sarà fondamentale la scelta di materiali cònsoni alla tipologia dell’edificio,anche ricorrendo a strutture precostituite reperibili in commercio,purché intonate allo standard esistente.
Fuori luogo sarà utilizzare in Centro Storico materiali lignei di colore naturale, dall’aspetto rustico, preferendo invece legno verniciato nei classici colori “verde bottiglia”,”terra di Siena”o grigio,meglio ancora preferire elementi metallici quali ferro battuto o ghisa colore “grigio micaceo”.
Altro aso é quello delle pergole prive di copertura fissa, eventualmente corredate da canniccio in bamboo (consigliato in luogo di quello palustre, poiché non marcisce ed é durevole nel tempo), oppure di tela acrilica per esterni, preferibilmente écru, fissata con occhielli a vela, per poterla al’occorrenza rimuovere in inverno, acquisendo maggiore luminosità, e sottoporla ad un consigliabile lavaggio.